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Lunedì 30 maggio 2022  Sciopero della Scuola

I contenuti del provvedimento: Sistema di Reclutamento

II sistema di reclutamento sarà strutturato in 3 fasi:

1.  percorso abilitante di formazione iniziale di 60 CFU/CFA, concluso da prova scritta e prova orale con lezione simulata

2.  concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale con prova scritta, orale e valutazione dei titoli

3.  periodo di prova in servizio di durata annuale, con test finale e valutazione conclusiva.

Precari con almeno 3 anni di servizio

Docenti con 3 anni di servizio nelle scuole statali nei 5 precedenti privi di abilitazione: possono accedere al concorso senza abilitazione. Sono inseriti in una specifica graduatoria e in subordine agli abilitati assunti ove, nel limite delle assunzioni annuali autorizzate, residuano posti vacanti e disponibili (art. 46 c. 1 lettera e DL 36/2022)).

Assunzione per i docenti non abilitati con 3 anni negli ultimi 5 (art. 44 c. 1 lettera g)): sottoscrivono un contratto a TD al 31 agosto e acquisiscono 30 CFU/CFA del percorso di formazione iniziale con oneri a proprio carico. Se superano la prova finale del percorso di formazione abilitante (esame scritto + lezione simulata) conseguono l’abilitazione e stipulano il contratto a TI. Sono quindi sottoposti al periodo di prova, con test finale e valutazione  il cui superamento determina l’effettiva immissione in ruolo.

Docenti con 3 anni di servizio nelle scuole statali nei 10 precedenti: è prevista una riserva di posti, pari al 30 per cento per ciascuna regione, classe di concorso e tipologia di posto (già prevista dall’art. 59 c. 10-bis DL 73/2021).  La  riserva  vale  in un’unica regione e per le classi di concorso o tipologie di posto per le quali il candidato abbia maturato un servizio di  almeno  un  anno scolastico.

Formazione in servizio incentivata e valutazione degli insegnanti

Decorrenza e durata della formazione degli insegnanti

Dall’anno scolastico 2023/2024 è introdotto un sistema di formazione e aggiornamento permanente dei docenti di ruolo articolato in percorsi di durata almeno triennale

Accesso e partecipazione alle attività di formazione

L’accesso è su base volontaria e diviene obbligatorio per i docenti immessi in ruolo in seguito all’adeguamento del contratto collettivo.

La partecipazione alle attività formative dei percorsi si svolge fuori dell’orario di insegnamento.

I percorsi di formazione e di aggiornamento hanno una durata almeno triennale


La Scuola di Alta Formazione e i contenuti delle attività formative

• E’ istituita la Scuola di Alta Formazione del sistema nazionale pubblico di istruzione, dotata di autonomia amministrativa e contabile,  posta nell’ambito e sotto la vigilanza del Ministero dell’Istruzione • Sono organi della Scuola: il Presidente, il Comitato di indirizzo e il Comitato scientifico internazionale

• I contenuti e la struttura dei percorsi di formazione sono definiti dalla Scuola di Alta formazione del sistema nazionale pubblico di istruzione con il supporto dell’INVALSI e dell’INDIRE.

• La formazione dei docenti riguarderà prioritariamente le metodologie didattiche innovative e le competenze linguistiche e digitali.

• La Scuola definirà anche le attività formative per figure professionali responsabili nell’ambito della scuola delle attività di progettazione e sperimentazione di nuove modalità didattiche che possono essere parte integrante dei percorsi formativi. Ogni autonomia scolastica individua le figure necessarie ai bisogni di innovazione previsti nel Ptof, Rav e PdM

• La Scuola dirige e indirizza anche le attività formative dei Ds, dei Dsga, del personale ATA.

Attività integrative dei percorsi di formazione

Sono parte integrante dei percorsi di formazione anche attività di progettazione, mentoring, tutoring e coaching a supporto degli studenti nel raggiungimento di obiettivi scolastici specifici e attività di sperimentazione di nuove modalità didattiche

• Queste attività si svolgono in ore aggiuntive rispetto a quelle di didattica ordinaria

• La definizione del numero di ore aggiuntive è rimesso alla contrattazione collettiva.

• Queste attività, ove funzionali all’ampliamento dell’offerta formativa, possono essere retribuite col Fmof in misura forfetaria

Verifiche e valutazione dei percorsi formativi

• Sono previste verifiche intermedie annuali, nonché una verifica finale nella quale il docente dà dimostrazione di avere raggiunto un adeguato livello di formazione.

• Per ciascun percorso di formazione sono previsti obiettivi specifici, comprensivi di indicatori di performance, definiti dalla Scuola di Alta formazione e che sono declinati dalle singole istituzioni scolastiche secondo il proprio Piano triennale dell’offerta formativa.

• Le verifiche intermedie e quella finale sono effettuate dal comitato per la valutazione dei docenti (di cui all’art. 11 del dlgs n. 297/1994), integrato, nella verifica finale, da un dirigente tecnico o da un dirigente scolastico di un altro istituto scolastico

• In caso di mancato superamento, la verifica annuale o conclusiva può essere ripetuta l’anno successivo

Elemento retributivo una tantum

• È previsto un elemento retributivo una tantum di carattere accessorio per i docenti di ruolo che abbiano conseguito una valutazione individuale positiva al termine del percorso formativo che abbiano svolto ore aggiuntive non remunerate con le risorse del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa.

• Tale elemento retributivo viene attribuito in maniera selettiva e non generalizzata in base a criteri da stabilire in sede di aggiornamento contrattuale (in prima applicazione a non più del 40% di coloro che ne abbiano fatto richiesta).

Resta ferma la progressione salariale di anzianità.

Finanziamenti

• E’ istituito un Fondo per l’incentivo alla formazione la cui dotazione è pari a 20 milioni di euro nel 2026 fino ad arrivare a 387 milioni di euro a decorrere dall’anno 2031.

• Agli oneri si provvede mediante riduzione dell’organico di diritto effettuato a partire dall’anno scolastico 2026/27 e fino al 2030/31 in via prioritaria al contingente annuale di posti di organico per il potenziamento (?) dell’offerta formativa (complessivamente 9.600 posti).

• Agli oneri necessari per la erogazione delle attività di formazione, pari a 43,8 mln, nell’immediato si provvederà anche con risorse del PNRR e dal 2028 riducendo il fondo destinato alla card per la formazione dei docenti (di cui all’art.1, c.123, della L.107/2015).

• Dallo stesso fondo (card docenti) si attingono 2 mln di euro per finanziare la Scuola di Alta formazione a partire dal 2027, mentre per i primi anni si utilizzeranno le risorse del PNRR.

Finanziamenti

• Per le attività di tutoraggio del personale neo assunto in ruolo affidato a docenti delle scuole secondarie viene una spesa di 16,6 milioni per il 2022 e 50 milioni per gli anni successivi. Tali spese sono fatte gravare sulla card docenti.

Si interviene sul fondo per la valorizzazione del personale docente (art.1, comma 592, L.205/2017) prevedendo che, nelle more dell’aggiornamento contrattuale, una quota del 10% del fondo (300 milioni) vada al docente che garantisce la continuità didattica. Con D.M. si stabiliscono in criteri per l’attribuzione delle risorse.


Relazioni sindacali

• Sul decreto ministeriale che stabilirà i contenuti della formazione continua saranno sentite le OO.SS.

• Inoltre è rimessa alla contrattazione collettiva la definizione del numero di ore aggiuntive dei docenti che partecipano ai percorsi formativi e dei criteri del sistema di incentivazione.

In prima applicazione (1)

• Nelle more dell’adozione del regolamento ministeriale e dell’aggiornamento contrattuale, i nuovi percorsi formativi e le modalità di attribuzione dell’elemento retributivo dovranno seguire le seguenti indicazioni vincolanti:

• -il comitato di valutazione stabilisce l’elemento retributivo una tantum e i criteri di attribuzione

• -i criteri devono essere selettivi (a non più del 40 per cento di coloro che ne abbiano fatto richiesta)

• -l’incentivazione retributiva non può essere regolata da criteri di rotazione tra il personale interessato. La violazione di tale vincolo costituisce fonte di responsabilità dirigenziale

• – il comitato di valutazione può prevedere che la valutazione si svolga a seguito di un colloquio

• -per l’orario aggiuntivo svolto dal docente in formazione, funzionale all’ampliamento dell’offerta formativa, è corrisposto comunque un compenso in misura forfetaria

In prima applicazione (2)

• Il docente che accede alla formazione continua incentivata, si immette in un percorso formativo di durate triennale che consta delle seguenti attività:

a)aggiornamento delle competenze negli ambiti della pedagogia e delle metodologie e tecnologie didattiche

b)contributo al miglioramento dell’offerta formativa della istituzione scolastica presso cui il docente presta servizio nelle modalità sopra delineate (progettazione, mentoring, tutoring, ecc)

• c) acquisizione, secondo la scelta del docente, di contenuti specifici erogati dagli enti accreditati che a seconda della complessità possono avere un’estensione pluriennale (segue elenco)

(1.approfondimento dei contenuti specifici della disciplina di insegnamento; 2. strumenti e tecniche di progettazione-partecipazione a bandi nazionali ed europei; 3. governance della scuola: teoria e pratica; 4. leadership educativa; 5. staff e figure di sistema: formazione tecnico metodologica, socio-relazionale, strategica; 6. l’inclusione scolastica nella classe con alunni disabili; 7. continuità e strategie di orientamento formativo e lavorativo; 8. potenziamento delle competenze in ordine alla valutazione degli alunni; 9. profili applicativi del sistema nazionale di valutazione delle istituzioni scolastiche; 10. tecniche della didattica digitale)

In prima applicazione (3)

• Le attività di cui alle lettere a), b) e c sono svolte flessibilmente nell’ambito di ore aggiuntive.

• Nell’ambito del monte ore annuale complessivo di formazione incentivata, sono previste 15 ore per la scuola dell’infanzia e primaria e 30 ore per la scuola secondaria di primo e secondo grado, per percorsi formativi dedicati allo sviluppo della professionalità del docente.

• Le restanti ore sono dedicate ad attività di progettazione, mentoring, tutoring e coaching a supporto degli studenti nel raggiungimento di obiettivi scolastici specifici e di sperimentazione di nuove modalità didattiche.


I motivi della nostra contrarietà

FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams chiamano la categoria alla mobilitazione contro l’invasione di campo operata dal Governo in materie come salario e carriera, che sono di esclusiva competenza della contrattazione.

• Si introduce un sistema formativo centralistico ed eterodiretto sottraendolo alla scuola autonoma

• Si tratta di un provvedimento elaborato fuori da ogni sede di confronto, che introduce per decreto legge un sistema premiale e competitivo che è divisivo della categoria e come tale del tutto inaccettabile. • Il Decreto prevede che, a copertura delle misure di incentivazione della formazione, le risorse derivino dal taglio agli organici del personale (circa 10.000 cattedre) e  da una parte del bonus formazione docenti • Il sistema di reclutamento proposto è farraginoso, punitivo per i precari, e determinerà l’avvio di un nuovo mercato dei crediti

Lunedì 30 maggio 2022: sciopero della scuola

• Per questo, FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams hanno proclamato lo sciopero del personale con i seguenti obiettivi:

stralcio dal decreto di tutte le materie di natura contrattuale

restituzione della formazione di tutto il personale della scuola alla sfera di competenza dell’autonomia scolastica e del collegio docenti

modalità specifiche di reclutamento e di stabilizzazione sui posti storicamente consolidati in organico di fatto che superino il precariato esistente, a partire dai precari con tre anni di servizio

modalità semplificate, per chi vanta una consistente esperienza di lavoro, per l’accesso al ruolo e ai percorsi di abilitazione 

Lunedì 30 maggio 2022: sciopero della scuola

avvio immediato della trattativa per il rinnovo del Contratto, scaduto da tre anni, essendo ormai iniziato un nuovo triennio contrattuale

equiparazione retributiva del personale della scuola agli altri dipendenti statali di pari qualifica e titolo di studio e il progressivo avvicinamento alla retribuzione dei colleghi europei implementando le risorse finanziarie

revisione degli attuali parametri di attribuzione degli organici alle scuole per il personale docente, educativo e ATA e attuazione degli impegni sulla riduzione del numero di alunni per classe

• disciplina in sede di rinnovo del CCNL dei criteri per la mobilità con eliminazione di vincoli imposti per legge

Valorizzazione del lavoro Ata (incremento fondi per revisione profili, concorso riservato per gli Assistenti Amministrativi Facenti funzione, concorso DSGA, liberazione delle segreteria dai compiti impropri, ricognizione posizione economiche, ecc)




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